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Quante volte abbiamo letto o sentito dire che la nostra attenzione è uguale, o addirittura inferiore, a quella di un pesce rosso? 

Questo è dovuto in parte al costante flusso di immagini, informazioni, messaggi e suggestioni che ci arrivano da Facebook, Instagram, Tik Tok e tutti i vari social.

Spesso ci capita di essere distratti dallo schermo che si illumina e dal suono di una notifica, o di aprire la pagina di un social automaticamente e scorrere in modo apatico senza far  davvero caso a quello che stiamo guardando. 

Come si evolvono quindi le strategie di comunicazione e marketing per adattarsi ad un basso livello di concentrazione e riuscire ad emergere in un oceano indistinto di informazioni? 

Molte sono le risorse messe in campo volte a coinvolgere ed attrarre l’utente, basate sempre  più frequentemente sulle emozioni.  

Secondo i trend strategici annuali di Gartner, società internazionale leader nella consulenza  strategica, entro il 2024, l’identificazione delle emozioni da parte dell’intelligenza artificiale  influenzerà più della metà di tutti gli annunci online visualizzati dagli utenti. Questo permetterà di aver un target mirato secondo il tipo di annuncio, non basato su dati  generici come età, sesso o città di provenienza, ma su un mood temporaneo. 

Aziende come IBM, Amazon e Walmart puntano sull’intelligenza emotiva artificiale per  influenzare le decisioni di acquisto dei consumatori, mentre alcune testate giornalistiche  distribuiscono strumenti pubblicitari per abbinare gli annunci agli stati d’animo dei lettori. 

Un esempio è Project Feels lanciato dal New York Times nel 2017, un progetto per  comprendere e prevedere l’impatto emotivo degli articoli al fine di consentire agli inserzionisti  di inserire annunci più pertinenti al contesto in cui vengono mostrati. 

Per raccogliere dei primi dati è stato chiesto a 1.200 lettori, su base volontaria, di scegliere tra  una serie di emozioni durante la lettura di alcuni articoli. Dopo un’attenta analisi,  comprendente sia raccolta dati che monitoraggio, hanno potuto dimostrare che la risposta emotiva dei lettori agli articoli è utile per prevedere il coinvolgimento pubblicitario. 

Vevo Moods

Sempre sulla scia delle emozioni Vevo, piattaforma leader per i video e l’entertainment, ha lanciato, nel mese di febbraio, Moods, uno strumento pubblicitario basato sull’intelligenza  artificiale in grado di creare una sinergia emotiva tra l’offerta pubblicitaria ed il target a cui  essa vuole rivolgersi. In seguito ad una selezione di 50.000 video di generi e periodi temporali diversi, identificati tra quelli presenti nel loro catalogo, è stato effettuato un processo di analisi  al termine del quale sono stati raggruppati questi video all’interno di quattro playlist  identificate da altrettanti “mood” o stati d’animo: hearthfelt, impassioned, empowering e fun.

Queste, nei prossimi mesi, verranno implementate con ulteriori stati d’animo e funzionalità,  attualmente in fase di sviluppo. 

Attraverso questo strumento pubblicitario Vevo garantisce agli inserzionisti un maggiore  impatto delle loro campagne, andando a creare un legame ed una continuità tra la creatività e  l’atmosfera dell’annuncio e i video appartenenti ad una determinata categoria. 

“I nostri stati d’animo influenzano tutto ciò che facciamo, inclusi i contenuti che consumiamo  e gli annunci con cui interagiamo. Dalla gioia alla paura, dalla tristezza alla speranza, i video  musicali sono rimasti una fonte costante di conforto e colonna sonora della nostra vita  quotidiana.” – Eyal Golshani, direttore, data science, Vevo. 

Branded Entertainment 

Abbiamo visto, nei due esempi precedenti, lo sviluppo del targeting basato sulle emozioni,  ma perché questo funzioni è necessario incentrare anche il contenuto dell’advertisement sulle  emozioni, motivo per il quale sempre più brand sfruttano il Branded Entertainment. Questa strategia di comunicazione, si distingue dalla pubblicità tradizionale in quanto non  viene più mostrato il prodotto, che lascia spazio all’intrattenimento e al mood del brand. L’obiettivo di questa forma di comunicazione è raccontare l’identità del marchio attraverso  diverse forme di contenuti come cortometraggi, documentari, storie e podcast. Sono ormai molte le aziende che sfruttano questo tipo di comunicazione anche in Italia. A dimostrazione di questo, la nascita di Showme Tv, la prima piattaforma italiana interamente  dedicata ai contenuti di branded entertainment. Qui è possibile vedere come ogni marchio, come Apple, Autostrade, Baci Perugina, Lavazza, crei prodotti di alta qualità con una linea  ben precisa, in cui il pubblico può immedesimarsi come possibile consumatore.  

Questa è solo una panoramica di quanto le emozioni stiano influenzando il mondo dell’adv e di come siano fondamentali per attirare l’attenzione di un pubblico sempre più distratto e  bombardato di informazioni, ma che ha ancora voglia di farsi coinvolgere a livello emotivo.

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