Skip to main content

È innegabile affermare che il nostro sia un mondo iperconnesso, dove ogni click, visualizzazione o interazione può essere tracciata. Ma con così tanti numeri a disposizione, la vera sfida in ambito di digital marketing non è raccogliere i dati… è capire quali contano davvero.
Quando si parla di metriche il rischio è sempre il solito: farsi travolgere da percentuali, grafici e trend che, invece che costituire un aiuto concretamente utile, non fanno altro che confonderci ulteriormente le idee.
Ecco perché serve fare un passo indietro.

La regola d’oro è semplice: nessuna metrica ha senso se non è legata a un obiettivo preciso:

  • Vuoi aumentare la visibilità del tuo brand? Allora ti interesserà sapere quante persone vedono e interagiscono con i tuoi contenuti.
  • Hai un sito e di e-commerce? Le tue attenzioni andranno alle conversioni, al tasso di abbandono del carrello, alla durata delle sessioni e al comportamento degli utenti nelle pagine.
  • Stai lavorando su una campagna social? Guarderai le coperture, i click sui link, le interazioni vere (non solo i like) e il traffico di utenti che arriva al tuo sito.

In sostanza, le metriche davvero utili sono quelle che ti aiutano a migliorare, ottimizzare o aggiustare ciò che necessità di un miglioramento.

Tutto il resto rischia di essere solo “rumore”.

Metriche digital: Gli esempi concreti

Facciamo un esempio concreto: quante volte ti sei ritrovato a celebrare un picco di follower o una manciata di like in più, senza che questo si traducesse in qualcosa di concreto? Ecco, quelle sono le cosiddette vanity metrics: fanno bella figura ma spesso e volentieri si tratta di una faccia, tutta apparenza che non sempre porta a risultati reali.

Un altro errore comune è guardare tutto, sempre. Monitorare 20 KPI contemporaneamente non è solo inutile, ma anche controproducente. Meglio scegliere pochi indicatori chiave, coerenti con gli obiettivi del momento, e seguirli con costanza. I dati non servono a confermare che “sta andando tutto bene”, ma a guidare consapevolmente le proprie decisioni.

In conclusione, il punto non è quanti numeri hai, ma quanto bene li sai leggere.
Quando inizi a vedere le metriche non come fini, ma come strumenti, tutto diventa immediatamente più chiaro.