Il Deepfake sta diventando uno dei maggiori pericoli online. Alcuni personaggi pubblici, come la nota cantante Rose Villain o il primo ministro belga Sophie Wilmès, sono rimasti vittime di questo disonesto fenomeno manovrato specialmente da hacker. Prima di entrare nel dettaglio, è doveroso fare un passo indietro: cos’è il Deepfake?
Deepfake: di cosa si tratta?
Il Deepfake è una tecnica di sintesi audiovisiva basata sull’intelligenza artificiale, utilizzata per creare contenuti falsi ma estremamente fedeli alla realtà. Analizzando l’etimologia del termine, “deep learning” è un ramo dell’intelligenza artificiale che, tramite l’ausilio di reti neurali, simula il potere decisionale del cervello umano, mentre “fake” indica qualcosa di falso. Ne deriva che l’accezione del termine è fortemente negativa.
La combinazione tra IA e Fake News
Nonostante sia evidente che l’IA stia rivoluzionando le modalità d’interazione uomo-macchina e sia inequivocabilmente sinonimo di evoluzione tecnologica, non è detto che sia scevra da aspetti negativi. Tra questi emerge il fenomeno di disinformazione, la circolazione intenzionale di contenuti fittizi sui canali di informazione online.
La combinazione tra l’intelligenza artificiale (IA) e il fenomeno di Fake News dà origine al Deepfake.
L’evoluzione inesorabile dei software diventa un temibile alleato dei contenuti fake online: la differenza tra uno reale e uno falso appare molto difficile da rilevare.
Le insidie del Deepfake
Questo fenomeno è una mina vagante che minaccia subdolamente i valori della società, quali la dignità delle persone, la libertà, la democrazia, l’uguaglianza e i diritti umani. La diffusione capillare di materiale fake online può contribuire pericolosamente ad influenzare l’opinione pubblica, può pilotare una campagna elettorale distorcendo la realtà, può creare disordine sociale e può essere lo strumento di truffatori online.
Come accennato nel paragrafo introduttivo, Rose Villain e Sophie Wilmès, sono due esempi di persone che sono state bersagliate da Deepfake: il volto della prima è stato estrapolato e “cucito”, con perversa accuratezza, su un corpo femminile nudo e diffuso online come se fosse realmente lei, mentre la voce della seconda è stata isolata e manovrata in un video visualizzato da centinaia di migliaia di persone.